La presentazione dell'atto di successione deve essere effettuata da:
Gli eredi, i chiamati all'eredità, a meno che non abbiano dichiarato di volervi rinunciare
La successione ereditaria va presentata entro dodici mesi dal decesso della persona intestataria dei beni. Se presentata successivamente, la dichiarazione di successione è soggetta a sanzioni di carattere amministrativo. In genere le pratiche di successione devono essere presentate prima che si compia qualsiasi atto che possa modificare il patrimonio ereditario.
La dichiarazione di successione deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate competente territorialmente tramite apposito modello fornito dall'Agenzia delle Entrate. È possibile presentare il documento di successione tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate oppure attraverso un intermediario fiscale abilitato come uno studio di consulenza.
Devi presentare una dichiarazione di successione?
Affidati a Studio BacchiLa base imponibile nella procedura di successione rappresenta il valore netto dell'asse ereditario su cui si basa il calcolo delle imposte di successione. Questa cifra viene determinata sottraendo dall'ammontare totale dei beni e dei diritti che costituiscono l'attivo dell'asse ereditario, l'importo complessivo delle passività e degli oneri deducibili.
Tutti i beni e i diritti considerati dalla normativa, sia quelli presenti sul territorio nazionale che all'estero, rientrano nel calcolo della base imponibile della dichiarazione di successione, a condizione che il defunto fosse residente in Italia al momento del decesso.
Va precisato che, per i valori non espressi in forma monetaria, la legge e la prassi giuridica stabiliscono i parametri di riferimento da utilizzare. Per esempio, per quanto riguarda il valore degli immobili, si considera il valore catastale anziché quello di mercato, esclusivamente ai fini della determinazione della base imponibile delle dichiarazioni di successioni.
Nel computo dell'attivo ereditario rientrano diverse categorie:
Le passività invece comprendono:
La possibilità di apportare modifiche alla dichiarazione di successione è prevista nel caso in cui si verifichino eventi successivi alla sua presentazione che comportino variazioni nella disposizione dei beni ereditati.
Per effettuare tali modifiche nella denuncia di successione è necessario compilare una dichiarazione integrativa che contiene correzioni, integrazioni o aggiornamenti alla dichiarazione di eredità originale già depositata. Ci sono diverse circostanze che potrebbero richiedere questa modifica, tra cui:
La possibilità di rettificare la dichiarazione di successione consente di adeguare correttamente la documentazione in base agli sviluppi successivi all'evento della presentazione, garantendo un adempimento accurato degli obblighi fiscali e una rappresentazione più precisa della situazione patrimoniale ereditata.
Ci sono situazioni in cui alcuni soggetti sono esonerati dall'obbligo di presentare la dichiarazione di successione, come nel caso di eredità di valore esiguo o in presenza di beni sottoposti a specifiche agevolazioni fiscali.
L'obbligo di presentare la dichiarazione di successione può essere escluso per i destinatari dell'eredità e i legatari in determinate circostanze:
In entrambi i contesti sopra menzionati, è necessario che abbiano inviato tramite raccomandata una copia della dichiarazione di rinuncia o della richiesta di nomina del curatore all'Agenzia delle Entrate, conformemente alle disposizioni legali stabilite.
Affinché la compilazione e l'inoltro della dichiarazione di successione avvengano in modo completo ed efficace, è necessario disporre di una serie di documenti che devono essere preparati con attenzione particolare. Questo assicura il corretto svolgimento dell'intera procedura.
Riassumendo, i documenti richiesti per la dichiarazione di successione includono:
L'imposta sulla successione è calcolata in base al valore complessivo dei beni ereditati e alle aliquote stabilite dalla legge fiscale vigente. Il calcolo preciso dell'imposta dipende dalla normativa fiscale del paese di residenza e dalle specifiche circostanze legate alla successione stessa.
Una volta determinata la base imponibile si procede all'applicazione delle imposte di successione, le quali variano in base al rapporto di parentela esistente tra il defunto e l'erede, con aliquote stabilite di conseguenza.
Queste stesse aliquote sono valide anche per i soggetti ritenuti gravemente disabili ai sensi della legge 104 del 1992. Tuttavia, questa categoria di soggetti beneficia di una franchigia superiore indipendentemente dal grado di parentela.
È importante considerare che nel caso in cui il defunto abbia effettuato donazioni a favore di alcuni eredi durante la vita, si applica l'istituto della collazione ereditaria. Il valore di tali donazioni deve essere considerato nell'ambito dell'applicazione della franchigia. Secondo il codice civile, il valore del bene da considerare è quello al momento dell'apertura della successione, come previsto nell'articolo 747 disciplinante la collazione per imputazione.
Una volta preparata la dichiarazione, anche nel caso in cui ciò avvenga oltre la scadenza prevista ma prima che l'Agenzia delle Entrate emetta l'accertamento d'ufficio, il programma dell'Agenzia delle Entrate liquida l'imposta della dichiarazione di successione ereditaria basandosi sui dati forniti nella dichiarazione stessa e l'importo viene prelevato dal conto corrente dell'erede firmatario della successione in sede di invio della stessa. Secondo le normative, l'onere fiscale dev'essere sostenuto dagli eredi, dai legatari e dai chiamati all'eredita in possesso dei beni ereditari, entro il liite del loro valore, così come dai legatari in relazione ai propri lasciti.
Devi presentare una dichiarazione di successione?
Affidati a Studio BacchiStudio Bacchi Srl - P.I. 10830220157
Privacy e Cookie